sabato 26 febbraio 2022

La prima immagine della Vergine Maria

  E' dalle catacombe romane che ci proviene la maggior parte delle più antiche testimonianze di arte cristiana. 

Occorre dire che fino a tutto il II secolo perdurarono necropoli miste: non esistevano infatti aree cimiteriali esclusivamente cristiane o comunque connotate in senso cristiano. E' solo con il finire del II e l'inizio del III secolo che inizieranno ad esserci cimiteri collettivi specificatamente cristiani (non necessariamente sotterranei) nei centri del mondo antico.
Se inizialmente vi era fra i seguaci di Cristo un atteggiamento aniconico - divieto probabilmente derivante dalla legge del Decalogo, in connotazione antidolatrica - a fine II secolo d.C ci troviamo in presenza di un'iconografia pagana reinterpretata in chiave cristiana, e ben presto i cristiani svilupperanno un repertorio proprio (pur mantenendo in parallelo l'uso di elementi profani). Ed è proprio alla prima metà del III secolo che si fa risalire una delle prima immagini note della Madonna.





Tale raffigurazione è stata rinvenuta nelle catacombe di Priscilla 1 e appartiene a quella serie di immagini non di contenuto storico/narrativo, ma dottrinale.
La Vergine, che veste una lunga tunica ed ha il capo coperto da un corto velo, siede su un sedile senza spalliera e guarda il bambino in grembo, accostato al petto di lei (una scena di allattamento?).
Su chi sia l'altro personaggio della scena vi sono varie interpretazioni. 
L'uomo, che ha un rotolo nella mano sinistra, mentre con la destra indica una stella a sei punte2 appena al di sopra della coppia Madre-Figlio, è stato interpretato già nell'Ottocento come un profeta. 
L'ipotesi di Isaia, proposta dal Wilpert, non trova d'accordo la maggior parte degli studiosi. E. Krishbaum fa notare che Balaam è l'unico ad aver profetizzato la nascita del Redentore in relazione ad una stella. Tale raffigurazione sarebbe infatti un rimando alla sua profezia, in Nm 24,17 "Io già lo vedo, ma non da vicino: un astro spunterà da Giacobbe, uno scettro sorgerà da Israele. Egli schiaccerà le tempie di Moab, trafiggerà i figli di Set". 
Tale versetto, che si riferisce alla nascita del re, è stato infatti poi letto in chiave messianica. 

Con quest'immagine, dunque, si intenderebbe affermare che Gesù è veramente il Messia, il Figlio di Dio nato dalla Vergine, annunciato dalle profezie. 







Note
1. Molte delle catacombe che conosciamo prendevano il nome della persona che aveva donato alla comunità cristiana il terreno su cui sviluppare l'area cimiteriale.
2. Non tutti gli studiosi sono però concordi sul numero delle punte della stella.


BIBLIOGRAFIA
  • M.G. MUZJ, La prima iconografia mariana (III-IV secolo).
  • E. DEL COVOLO – A. SERRA ( a cura di ), Storia della mariologia, vol.1, Città Nuova, 2009
  • L.HETLING – E. KIRSHBAUM, Le catacombe romane e i loro martiri, Editrice Pontificia Università Gregoriana, Roma, 1996.
  • F.BISCONTI -O.BRANDT (a cura di), Lezioni di archeologia cristiana, Città del Vaticano, 2014
  • C.PAVIA, Guida delle catacombe romane -Dai Tituli all'Ipogeo di via Dino Compagni.

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